Mini-Crini S/S 1985
è la collezione che segna una svolta nel percorso creativo di Vivienne Westwood.
Origini: la crinolina era
‘accessorio must dell’epoca Vittoriana, essa è una sottogonna realizzata in
tessuto rigido imbottito di crine di cavallo da cui prende il nome.
La crinolina e il corsetto sono probabilmente i capi di
abbigliamento più controversi e ricchi di messaggi simbolici e contrastanti di
tutta la storia del costume e della moda.
Vivienne Westwood
ha caratterizzato il suo stile tramite lo storicismo, ha resuscitato e
reinventato il corsetto, la crinolina, il sellino e la redingote settecentesca
adattando tutti questi elementi alla moda contemporanea grazie allo studio sul
potenziale delle stoffe, sulle tecniche di taglio e combinando il rispetto per
la tradizione, il senso di dignità, l’amore per la parodia e la libertà
sessuale.
Partendo dalla collezione Mini-Crini, Lady Viv si
distacca dalle tendenze della moda di quegli anni che si esprime con spalline
prorompenti e fianchi fasciati, e inizia a riscoprire la linea femminile
accentuandola sui fianchi e dando risalto alla vita e al busto per mezzo di
mini-crinoline che si associano all’idea della minigonna e che si possono portare
anche sopra l’abito stesso.
Con Harris-Tweed (F/W
1988), Vivienne riporta in auge
tessuti British e fibre naturali, esce
in quegli anni la memorabile fotografia di un suo modello in barathea rossa che
richiama le giacche per la caccia alla volpe.
Nella stessa collezione è presente il busto Stature of Liberty che si ispira al
corsetto settecentesco e dopo essere stato a lungo diffamato come simbolo
dell’oppressione femminile, esso rinasce reinventato e incarna la presa di
coscienza del pieno potere sessuale da parte della donna.
“Mentre tutti propendevano
verso il minimalismo, le creazioni di Vivienne
Westwood erano l’esatto contrario”
La Westwood fonda
il suo genio sulla conoscenza pratica e sull’intuizione sulla ricerca e sullo studio
dell’arte e della letteratura, poiché “l’arte
deve essere ancorata alla tecnica […] il
mio lavoro sta nel fare in modo che la stoffa dia espressione al corpo di un essere umano”.
Avvalendosi del lessico della monarchia e dei simboli
tradizionali della Gran Bretagna,
arriva a realizzare un uso creativo dei materiali di grande valore e sapienza
artigianale.
Vivienne Westwood
si sottrae alle classificazioni, mai adeguata alle tendenze correnti, ha
ottenuto il successo alle sue condizioni, eternamente indipendente è riuscita a
donare al modo la sua convinzione che il modo di vestire possa cambiare il modo
di pensare, la sua è una fede nella moda come affermazione, propaganda
personale, stimolo e tensione eroica.
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